Differenza tra la rapina, il furto, la truffa e l’estorsione

Tutti sono detti “delitti contro il patrimonio“.

La rapina è disciplinata dall’art.628 del Codice Penale. E’ commessa da chiunque, si impossessa della cosa altrui, attraverso violenza “alla persona“, per procurarsi o per procurare ad altri un “ingiusto profitto”.

Il furto viene commesso da chiunque si impossessa della cosa mobile altrui sottraendola quindi al proprietario al fine di trarne un proprio profitto o per altri.(art. 624 C.P.)

L’interesse giuridico è di tutelare il patimonio, per la rapina deve essere tutelata anche l’incolumità personale.

Le condotte della rapina e del furto sono simili per certi aspetti: entrambe richiedono che qualcuno di impossessi della cosa mobile altrui.
Se ne differenziano
, tuttavia perchè nella rapina c’è una condotta di violenza “alla persona”, ciò che non accade nel furto.
Per il furto poi, è sufficiente il fine del profitto, mentre nella rapina si parla di “ingiusto profitto”.

L’estorsione è commessa attraverso violenza o minaccia, da chiunque costringe un altro a fare oppure ad omettere qualche cosa, in modo da procurasi dei profitti ingiusti per se stesso o ad altri.
L’estorsione ha elementi di contatto sia con la rapina che con il furto perchè richiede violenza alle cose e alle persone.

La truffa viene commessa con raggiri ed artefici da chiunque che induce un altro in errore, procurando a se stesso e agli altri un ingiusto profitto e danni alla persona truffata.
La condotta della truffa è palesemente diversa dall’estorsione: il reo per ottenere lo scopo voluto, induce in errore la persona offesa, non ,o costringe a fare qualcosa mediante violenza o minaccia, come è richiesto appunto per l’estorsione.